Artiterapie e Teatroterapia

L’arteterapia, di cui la teatroterapia è una tra le pratiche possibili di gruppo, rientra tra i metodi di cura non convenzionali. Adopera l’arte quale potente canale espressivo dell’uomo, di conoscenza di sé, di comunicazione e di condivisione con l’altro. Promuove nel paziente consapevolezza e benessere, si affianca al sostegno psicologico, consente un migliore adattamento alla malattia potendone esplicitare i sensi, i significati, i vissuti di cui ciascuno è portatore attraverso il segno grafico, il colore, i diversi materiali utilizzati (creta, carta, stoffa, legno, colla, etc..), attraverso la creazione personale che ciascuno è in grado di elaborare per sé nella condivisione con l’altro.

Le arti terapie promuovono il benessere più che focalizzarsi sulla patologia; pur non escludendo il punto di vista scientifico, privilegiano gli aspetti artistici ed estetici, tesi al riconoscimento e alla scoperta di sé e della propria complessità. L’arte nasce come creazione di segni mai creati, utilizza la libertà nel rapporto con le cose, i luoghi, le emozioni, la storia personale e sociale per farsi veicolo di una profonda conoscenza di se stessi. La terapia diviene allora cura e accompagnamento dello sviluppo della persona e del suo processo di trasformazione in cui si svela a se stessa sperimentandosi in nuove visioni e possibilità.

La teatroterapia come arteterapia di gruppo, agisce quale terapia creativo-espressiva, utilizza le pratiche artistico-teatrali come mezzo di conoscenza e di trasformazione. Si basa sulla messa in scena dei propri vissuti all’interno di un gruppo, con il supporto di alcuni principi di presenza scenica derivati dall’arte dell’attore. Agisce attraverso la rappresentazione di personaggi principalmente improvvisati, ma implica un minuzioso lavoro pre-espressivo che rende possibile e consapevole la reazione terapeutica. Implica l’educazione alla sensorialità e alla percezione del movimento corporeo e vocale. Nel gruppo risiede un grande valore terapeutico e trasformativo che consente al singolo di affidarsi per riscoprirsi, accettarsi, sperimentarsi in nuove forme, modalità d’essere, che attingono alle risorse interiori e profonde di ciascun partecipante. In questo modo è possibile accettare e fronteggiare nuove immagini di sé che la malattia inevitabilmente comporta, integrare l’incertezza del presente e la paura che questa provoca con la sicurezza della presenza del gruppo e poi della propria individualità, fondata e ripristinata, rivalutata nell’atto creativo, nell’azione performativa, come nuova espressione di sé.

L’intervento di arteterapia e teatroterapia con il paziente oncologico sono finalizzati alla promozione del benessere della persona, al recupero della propria integrità fisica e psichica, all’elaborazione dei contenuti emotivi, spesso devastanti, che invadono il paziente sin dalla diagnosi.

Per il paziente oncologico, l’esperienza viene a configurarsi come una possibilità di riappropriarsi del senso e dei significati della propria interiorità, della propria esistenza minata dalla malattia, che immobilizza la persona negandola alla vita possibile sia pur diversa.

Con queste persone in difficoltà, l’arte e il teatro diventano attività che riportano il soggetto in contatto con la sua spontaneità aiutandolo a riscattarsi dalle paure del passato, a fronteggiare le ferite che lo hanno segnato nel corpo e nell’anima. L’obiettivo è quello di ricostruire una personalità traumatizzata e chiusa che si apre pian piano, attraverso l’interpretazione di ruoli, al possibile futuro, scoprendo nuovi significati e nuovi sensi al proprio vissuto.

Attraverso l’attivazione di percorsi in Arteterapia e Teatroterapia è possibile influire su alcuni aspetti sintomatologici (cambiamenti significativi a livello umorale e comportamentale) permettendo la riuscita della stimolazione cognitiva, una maggiore consapevolezza di sé nel fronteggiamento della malattia, e quindi un più positivo atteggiamento verso la terapia e la cura. Ci proponiamo, altresì, di far acquisire al paziente una maggiore fiducia in se stesso e un atteggiamento creativo verso le difficoltà, alzando il tono umorale-motivazionale, promuovendone il benessere e offrendo momenti di condivisione e risonanza emotiva col gruppo.

Le attività si svolgono solitamente durante il trattamento chemioterapico presso il DH oncologico.