Valutazione posturale e applicazione dello shiatsu per alleviare il dolore cronico in pazienti in cura oncologica

L’applicazione dello Shiatsu, come complementare alle cure mediche, rappresenta un ulteriore tentativo di garantire una continuità assistenziale che possa migliorare la qualità di vita dei malati, erogando interventi che siano fra di loro integrati e che pongano al centro il malato e la sua famiglia. La tecnica migliora lo stato di rilassamento e di benessere del paziente oncologico, alleviandone i disturbi psico-fisici correlati alle condizioni cliniche e migliorandone la qualità della vita. La postura, inoltre, è lo specchio della nostra salute e la salute non è semplicemente assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che consente all’individuo di integrarsi nel suo ambiente naturale. Proprio in quest’ottica, l’analisi posturale viene concepita secondo una visione globale, riguardando l’organismo nella sua interezza e richiamando a sé l’apporto multidisciplinare delle figure professionali che ruotano attorno alla salute dell’uomo.

Progetto Pilota

Le cure palliative, secondo la definizione dell’OMS, costituiscono una “serie di interventi terapeutici ed assistenziali finalizzati alla cura attiva e totale dei malati, la cui malattia non risponde più a trattamenti specifici. Fondamentale è il controllo del DOLORE e degli altri sintomi e, in generale, dei problemi PSICOLOGICI, SOCIALI e SPIRITUALI dei malati stessi. L’obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile per i MALATI e per loro FAMIGLIE”.

Il Ministero della Salute, nello sviluppare il piano triennale oncologico, ha riservato notevole attenzione oltre che alla prevenzione, alla continuità di cura in fase diagnostica e terapeutica e alle cure palliative, dando, a queste ultime, la seguente definizione e delineando le seguenti indicazioni:

Le cure palliative, intese come prevenzione, identificazione, valutazione e trattamento dei sintomi fisici, funzionali, e dei problemi psicologici, sociali e spirituali del malato durante tutto il decorso della malattia, soprattutto nella fase avanzata-terminale, hanno come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita del malato. L’integrazione tra terapie oncologiche e cure palliative deve avvenire precocemente nel percorso di cura in ogni fase di malattia. E’ auspicabile che in ogni U.O. di Oncologia ci siano uno o più medici dedicati alla gestione clinica di tali situazioni e che nel tempo tutta l’equipe curante sia formata e motivata a lavorare con questo spirito e queste capacità”.

Definizione della tecnica Shiatsu

Lo Shiatsu è una tecnica a mediazione corporea nata in Giappone nei primi anni del 1900 per opera e ingegno di un simpatico uomo giapponese scomparso nel 2001  a Tokyo: Tokujiro Namikoshi. Si tratta di una disciplina complementare atta a favorire il riequilibrio “energetico” della persona. La tecnica Shiatsu consiste nella stimolazione pressoria graduale, perpendicolare e costante dei punti del corpo situati sui meridiani energetici, individuati nei singoli casi dopo la valutazione specifica della persona a cura dell’operatore Shiatsu; la pressione viene effettuata in modo naturale con i palmi, le dita e i pollici dell’operatore che utilizza il suo peso senza sforzi muscolari. Tale azione pressoria viene esercitata in modo mai doloroso, di intensità e durata variabile in base alla possibilità di risposta della persona che riceve il trattamento. Si evince, per la complessità della tecnica sia per quanto riguarda i concetti teorici sia per le modalità di esecuzione delle tecniche manuali, che la formazione professionale Shiatsu richiede una preparazione di alto livello qualitativo1.

Metodo Palombini®

Tra tutti i sistemi, i metodi derivate dall’originario metodo inventato dal maestro Namikoshi, il Metodo Palombini® è sicuramente quello più fedele e vicino al sistema originario tanto nell’applicazione, quanto nei principi che lo ispirano. Nella tecnica palombini non vengono presi in considerazione concetti di medicina tradizionale cinese in quanto non esistono nel sistema originario. Il cuore dello shiatsu è la correttezza della pressione, la sua intensità, la sua ritmicità, la sua direzione. Nel Metodo Palombini® a differenza del Namikoshi, la pressione è più modulata, dolce (ma non per questo meno profonda). L’operatore deve essere in grado di valutare le resistenze tessutali incontrate per ottenere una sensazione “dolorosa” che a poco a poco diventa piacevole. E’ questo il “punto” dove avviene la stimolazione shiatsu. Il sistema nervoso viene bombardato da stimoli periferici che danno origine a delle “risposte” a dir poco incredibili: antichi mal di testa, insonnie vecchie di anni, dolori mestruali feroci, tremori, possono scomparire dopo pochi trattamenti, per il mal di schiena lo shiatsu è sicuramente una delle tecniche manuali più efficaci.

La Ricerca

I dati relativi ad una ricerca, promossa dall’Istituto dei Tumori di Milano, Hospice Virgilio Floriani, e sostenuta dalla Fondazione Floriani hanno evidenziato l’applicabilità e, soprattutto, l’utilità dello Shiatsu per il malato oncologico; i risultati dello studio evidenziato un miglioramento dello stato emotivo dopo un ciclo di alcune sedute e un possibile contributo al controllo dei disturbi più frequenti. L’applicazione dello Shiatsu su pazienti domiciliari è stato utile anche a raccogliere ulteriori dati per la ricerca su Shiatsu e Cure Palliative. Scopo dello studio è stato quello di valutare l’effetto della tecnica Shiatsu nel migliorare lo stato di rilassamento e di benessere del malato oncologico terminale, alleviandone i disturbi psico-fisici correlati alle condizioni cliniche.

Obiettivo Generale

Nel contesto del più ampio progetto di Assistenza al paziente oncologico, la UOC di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, si pone l’obiettivo, attraverso il progetto pilota di applicazione dello Shiatsu per alleviare il dolore cronico in pazienti in cura oncologica, di garantire una continuità assistenziale che possa migliorare la qualità di vita dei malati erogando interventi che siano fra di loro integrati e che pongano al centro il malato e la sua famiglia. Cercando di soddisfarne i bisogni.

Obiettivi specifici :

- Valutazione clinica dei pazienti ricoverati per un’eventuale impostazione terapeutica qualora presentassero patologie giudicate migliorabili con un intervento mediante le Medicine Complementari.

- Riduzione degli effetti collaterali delle malattie neoplastiche e delle terapie mediche attraverso interventi mirati in aggiunta a quanto già eseguito dai terapisti

- Risposta ai bisogni dei malati e dei loro familiari

- Monitoraggio dei processi assistenziali e valutazione della trasferibilità di esperienze di Medicina Complementare dalla Pratica Clinica alla Ricerca Scientifica e viceversa, nel miglioramento della qualità di vita del malato Oncologico.

1 www.fis.it. Sito Internet della Federazione Italiana Shiatsu; consultabile per approfondimenti sullo Shiatsu, sulle ricerche svolte e attualmente in corso.